Il menù

Una cucina garbatamente creativa dove la carne è la regina, ma che lascia spazio anche al pesce per arricchire quella che immaginiamo come un’esperienza culinaria e sensoriale alla scoperta di abbinamenti inediti che mescolano sapori e materie prime di tutta Italia. Terra e mare si alternano quindi ma molto spesso si rincorrono e si completano per offrire anche accostamenti inediti. Il nostro menù cambia tre volte l’anno per seguire le stagioni. Usare gli ingredienti quando sono realmente disponibili in natura ci permette di esaltarne il sapore, garantire la qualità e avere prodotti a chilometro zero. Erbe aromatiche e fiori eduli coltivati direttamente da noi aggiungono note gustative e cromatiche che rendono i piatti accattivanti e da scoprire.

Le nostre carni

La carne è la nostra specialità e per questo, oltre a costituire la base di diversi piatti, la proponiamo anche da sola, con diversi tagli e cotture: fiorentina, costata, tagliata  e filetto di manzo irlandese selezionato, ma anche carni locali come il galletto ruspante sardo, le costolette di agnello IGP. A seconda poi di quanto disponibile presso il nostro fornitore, proponiamo di volta in volta altri tagli particolari.

Fin dall’inizio scelto di eseguire direttamente la frollatura della carne per poter verificare da vicino il tipo di lavorazione più adatto a ogni singolo taglio. Abbiamo scelto di dotarci di un stagionatore apposito che garantisce condizioni di temperatura, umidità e igiene studiate per mantenere le proprietà e le qualità organolettiche della carne. Un trattamento che a volte richiede anche un mese e mezzo di permanenza della carne nel frigorifero. Grazie a questo procedimento la carne non perde sangue al momento della cottura e al palato risulta più tenera, oltre ad avere sapori che altrimenti non si coglierebbero, come per esempio quello di ghiande degli animali che hanno pascolato all’aperto. Per noi è molto importante sapere da dove provengono le carni che vi serviamo e anche come sono state allevate e nutrite. Un'attenzione che ci garantisce un livello finale di altissima qualità.

Nuovi sapori

Il nostro desiderio è di far assaggiare ai nostri ospiti nuovi sapori e accostamenti inediti, che possano incuriosire e aprire a nuove esperienze. Una proposta gastronomica garbatamente creativa, sempre nuova e in continuo aggiornamento che non si spinge mai agli eccessi che possono snaturare il gusto delle singole materie prime. Daniele Amarilli, il nostro giovane e talentuoso chef ama sperimentare e noi seguiamo il suo flusso creativo che lo spinge a fare proposte che aggiungono quel tocco particolare, quell'ingrediente in più che fa sì che il piatto si trasformi in una scoperta.

Le materie prime

La qualità delle materie prime dovrebbe essere un argomento scontato per un ristorante, ma sappiamo che non è così. Per noi è imprescindibile. Per poter offrire il massimo gusto abbiamo scelto fin dall'inizio di non scendere a compromessi e con il nostro chef selezioniamo personalmente i fornitori, andando a fondo della provenienza di ogni singolo ingrediente e delle modalità di allevamento, pesca e coltivazione. In particolare le verdure in stagione sono di produzione regionale e il pesce è solo pescato nel nostro mare, così che ogni giorno ci possa essere la massima freschezza.

Sensorialità

Mangiare è un'azione che coinvolge tutti e sei i sensi. Sì perché i sensi sono sei e adesso ve lo dimostreremo. In primis c'è la vista: per questo curiamo la presentazione dei piatti, l'abbinamento dei colori, le forme da dare alle varie pietanze. 

Il gusto e l'olfatto

Poi c'è il gusto che va a braccetto con l'olfatto e qui non aggiungiamo nulla perché assaporare un piatto fin dal suo profumo apre a un mondo di sensazioni. Veniamo al tatto, forse il senso che le regole delle buone maniere ci fa tenere più a bada anche se vorremmo usarlo di più, ammettiamolo. Per fortuna ci sono cibi che fanno eccezione come il pane, la frutta, i crostacei e i molluschi. In quelle occasioni ritorniamo bambini, quando la scoperta del nuovo passava tramite le mani e la bocca.

L'udito e l'immaginazione

Infine c'è l'udito: lo scrocchiare del pane carasau, lo sfrigolare della carne servita sulla piastra, i rebbi della forchetta che arrotolano voluttuosi fili di pasta che scivolano nel loro condimento, la sfera di cioccolato che si rompe sotto l'insistere del cucchiaino. Potremmo proseguire ancora a lungo e sappiamo che ogni descrizione ha suscitato in voi un ricordo gustativo ma non vogliamo dilungarci prima di svelarvi il sesto senso: l'immaginazione. 

Ogni piatto ci trasporta in un altro mondo fatto di ricordi e sensazioni, quelle che lo chef ha voluto imprimere nelle sue creazioni.

Ci sono piatti che ci rimangono dentro perché muovono corde che non sono fisiche.